Gestione Dello Stress

a cura del M° Andrea D'Agostini

L’obiettivo principale del CDS è far sì che i praticanti siano in grado di difendersi da un’aggressione, non ci limitiamo quindi ad insegnare tecniche, ma prepariamo mentalmente l’allievo a reagire a quel “blocco” a cui naturalmente può andare incontro chi affronta situazioni in cui viene messa a repentaglio la sua stessa vita.

Immaginare diversi scenari di un’aggressione è un aspetto molto spesso sottovalutato, questa semplice operazione mentale fa sì che il nostro cervello sia più reattivo in una situazione di stress; bisogna imparare a “sentire” le situazioni ricreate nella nostra fantasia quasi come vere, così l’effetto è duplice: da una parte l’abitudine progressiva della nostra mente a reagire ad ogni tipo di aggressione, dall’altro il corpo saprà controllare meglio gli effetti; anche se solo in fase di “simulazione mentale” si abituerà progressivamente a controllare l'adrenalina e le sostanze che entrano in circolo quando siamo in pericolo, controllandone gli effetti negativi. Più l’immaginazione è vivida e più la mente riesce a servirsi della fantasie precedentemente analizzate per reagire ad un’eventuale aggressione reale. Il pensiero NON deve essere negativo e bisogna sforzarsi sempre di uscire vittoriosi dall’aggressione virtuale, di modo tale che rimanga nella nostra mente una spinta positiva.

Ovviamente un’aggressione nella realtà non si verificherà nello stesso modo in cui l’abbiamo immaginata, ma questo esercizio può aiutare comunque i nostri processi mentali a trovare una soluzione alle problematiche sotto stress e a controllare meglio gli effetti dell’adrenalina.

Altro aspetto utile è lo stressare il fisico prima di una difesa: in una situazione reale può capitare che il respiro sia affannato e i muscoli non vengano adeguatamente ossigenati come in palestra. Per prevenire tutto ciò bisogna far eseguire degli esercizi fisici seguiti da tecniche (per es. 5 flessioni + sparring intenso con il compagno per 10” e così via per qualche minuto), serve una grande “spinta” mentale per poter eseguire correttamente le tecniche essendo già precedentemente al limite fisico; con questo tipo di esercizio si ottengono degli effetti fisici simili a quelli ottenuti durante un’aggressione.

Aspetto essenziale per il controllo dell’emotività è la simulazione di aggressioni: ricostruire veri e propri scenari su cui allenare delle difese efficaci, più le ricostruzioni sono accurate e varie nei dettagli e più ci si immedesima nella situazione, potendo così coglierne ottimi spunti. E’ possibile variare tipo di aggressione, scenario, numero di persone coinvolte, obiettivo, elementi di distrazione… insomma tutto quello che serve alla nostra mente per rimanere elastica e pronta ad ogni genere di situazione.


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