Con il termine paura si definisce uno stato d’animo di difficoltà, con cui si vuole evitare
una situazione, evento o altro; questa non è sempre dannosa perché ha lo scopo di segnalare uno stato di emergenza e di allarme.
Nella difesa personale la paura si può manifestare in due modi, rispettivamente con un
effetto positivo e uno negativo:
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PAURA RELATIVA (controllata, gestita), si attivano tutti quei
meccanismi che preparano il corpo ad una reazione imminente (difesa, fuga) e quindi ai muscoli principali affluisce più sangue, il battito cardiaco accelera e i peli si rizzano; questi
processi sono attivati dal Sistema Nervoso Simpatico
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PAURA ESTREMA (fuori controllo), si attivano i meccanismi che
portano ad una sorta di paralisi che impedirà sia la reazione o che la fuga e cioè si avrà un abbassamento della pressione del sangue, della temperatura, del battito cardiaco,
sudorazione, dilatazione della pupilla, occhi e bocca sbarrati; questi processi sono attivati dal Sistema Nervoso Autonomo Parasimpatico.
Per riuscire a controllare e a gestire la paura si può lavorare in due modi e quindi agire a
livello razionale, insegnando a valutare e a conoscere i pericoli in una situazione di conflitto e con l’allenamento mirato per ottenere una reazione istintiva di difesa ad un attacco
(condizionamento).